Dopo averlo ascoltato posso dare la mia personale opinione sull'album.
Rispetto a California, lo considero un bel passo avanti. Mi da fastidio che molti lo denigrino solo perché non è paragonabile a quelli con Tom. Mi sembra una cosa normale, d'altronde si cresce, si cambia, e soprattutto Matt Skiba non è Tom. Per cui va considerato come un secondo lavoro di una nuova era. E per me, è un buon album.
Partendo dall'inizio, First Time: bella partenza per l'album, subito una intro simil Feeling This, ma poi le cose cambiano. Canzone veloce ed orecchiabile, ciò che ci vuole per iniziare.
Happy Days: arriva subito uno dei singoli, e devo dire ancora bella canzone. Testo profondo e malinconico, ritornello che rimane in mente e nel complesso pezzo azzeccato.
Heaven: una delle canzoni che ho dovuto risentire più volte. Inizialmente non mi diceva molto, ma piano piano l'ho cominciata ad apprezzare. Il testo anche in questo caso più cupo e profondo rispetto al solito. Matt finalmente ci mette del suo. Bridge molto vecchio stile.
Darkside: arriva un altro singolo, canzone molto ritmata ed orecchiabile. L'unica pecca è il video, come dire, molto cringe.
Blame it: una canzone che inizialmente non mi diceva nulla, non mi piaceva proprio, chitarra inesistente e ritmo troppo banale. Riascoltandola l'ho apprezzata di più. Non una delle mie preferite, ma comunque non completamente da buttare via. Forse avrei preferito una chitarra più pesante nel ritornello.
Generational: una sorta di inno punk, non riuscito benissimo, più che altro il mixaggio. Trovo la voce di Matt troppo alta.
Run away: forse uno dei pezzi che rimane meno in mente. Probabilmente lo imparerò ad apprezzare col tempo. Molta sperimentazione.
Black rain: il pezzo che mi piace meno. Ovviamente sono gusti. Non mi dice nulla, ne le strofe ne il ritornello.
I really wish: subito dopo quello che mi piace meno, ecco il mio preferito. Da subito, al primo ascolto, mi è piaciuta tantissimo. Bellissimo il testo, ci si può rispecchiare in base alle proprie esperienze di vita. Mi piace il ritmo, il ritornello, la chitarra, tutto. Forse dal vivo non rende benissimo, ma è una canzone veramente bella, degna del trio.
Pin the grenade: il pezzo più "divertente". Veloce, molto punk rock. Bridge molto bello, il testo riporta a Toypaj.
No heart: mi ricorda molto gli Alkaline Trio, e qualche altro gruppo Pop-Punk/Rock. Travis da il meglio di se, e la chitarra di Matt è bella potente. Curioso, se mai accadra, di sentirla live. Finale molto stile Down.
Ransom: canzone a doppia faccia, parte come fosse tutta un'altra cosa, e termina in velocità. Mi sarebbe piaciuto durasse di più.
On some emo shit: un altro pezzo che mi è piaciuto subito, forse la seconda mia preferita. Trovo bello il cambio di velocità della canzone, il cambio di rimo della batteria, la strofa e il pre-chours di Matt. Testo, uno dei più belli.
Hungover you: altro pezzo che non mi dice molto. La strofa non mi piace, il ritornello un po' meglio, ma nel complesso non saprei. Forse la devo ascoltare meglio.
Remember to forget me: la ballata, stavolta viene alla fine. Il testo è molto significativo. Avrei preferito la cantasse tutta Mark. La chitarra durante le strofe la trovo troppo banale, il ritornello molto meglio. Finale di album agrodolce.
Nel complesso l'album mi piace, come hanno detto loro, si sono distaccati dal modo di scrivere e suonare del passato. Ad alcuni non andrà giù. Io, personalmente, la considero una grande prova di coraggio. Forse si sono adeguati di più al mercato. Tuttavia, sono riusciti a trasmettere qualcosa di bello ed emozionante, cosa che, sinceramente, con California non erano riusciti a fare, se non con alcune canzoni. Alti e bassi si, ma è normale.